Giocattoli maledetti e bambole possedute
Le attività paranormali sono spesso associate a giocattoli maledetti appartenuti a bambini. Gina Lanier, investigatrice del paranormale e cacciatrice di fantasmi statunitense, ha concentrato le sue indagini su bambole ed orsacchiotti stregati per lungo tempo. Secondo le conclusioni tratte dalle sue ricerche, l’attaccamento provato da un bambino per il suo orsacchiotto permetterebbe nel corso del tempo il trasferimento di un’energia che può accumularsi e reagire, e nel caso il giocattolo venisse abbandonato, un’entità potrebbe facilmente trovarlo un facile veicolo di possessione.
Abbiamo già parlato altre volte della tavola ouija (per esempio qui) e sappiamo ormai che l’evocazione degli spiriti non è certo un gioco. Ma che succede quando sono invece le entità ad utilizzare un giocattolo come mezzo per manifestarsi?
Il pupazzo di Topolino
Comincia tutto nel 2012 quando Michael Pomeroy, proprietario di un negozio dell’usato londinese, acquista un pupazzo di Topolino degli anni ’60.
Era un peluche alto circa 18 centimetri, fatto di schiuma e con una struttura interna in metallo, senza parti meccaniche. All’interno del negozio gli trova posto in un angolo sopra un mobile, appoggiato ad un armadietto, perché il pupazzo non sta in piedi da solo. Ma ritornando il mattino dopo, nota che il Topolino è a terra, a circa 40 cm da dove lo aveva lasciato. Visionando il filmato della telecamera a circuito chiuso rimane sbalordito: il girato mostra infatti il pupazzo camminare per circa 40 centimetri prima di cadere dal ripiano. Pomeroy asserisce comunque di non ritenere stregato il giocattolo, afferma piuttosto che sia l’edificio ad essere infestato da entità che gli giocano di questi scherzi. Il video della telecamera è visionabile qui.
Il Nintendo degli anni ’80
Nel 2002 fu messa all’asta su ebay una console Nintendo degli anni ’80, considerata stregata. Il venditore dichiarava di averla ritrovata in un solaio a New York, e che era appartenuta ad un ragazzo morto molti anni prima. Appena portata in casa la collegò e cominciò a notare degli strani fenomeni ogni volta che provava a giocare con qualsiasi cartuccia. Sentiva, mescolati con i normali effetti audio dei giochi, strani mormorii e risate. Cosa ancora più curiosa, il gioco si metteva in pausa offrendo l’opzione di giocare in due, come se lo spirito del ragazzo morto volesse giocare con lui.
Okiku
Okiku è una bambola giapponese che prende il nome dalla sua piccola proprietaria. Si dice che sia stregata a causa del fatto che i suoi capelli crescono. La bambina cui era stata regalata morì a soli tre anni, un anno dopo averla ricevuta in dono dalla sorella. Da quel momento la chioma della bambola continuò ad allungarsi, tanto che la famiglia della piccola, incuriosita dal fenomeno, fece analizzare i capelli in laboratorio. L’analisi rivelò che si trattava di capelli umani, per la precisione di capelli di bambina. La famiglia, trasferitasi nei pressi di Hokkaido, donò la bambola al tempio Mannenji, dove ancora oggi è possibile vederla.
Rap Rat
Rap Rat fu uno dei prodotti più bizzarri creati dall’unione di gioco da tavolo e video su VHS. I giocatori seguivano le istruzioni fornite da Rap Rat nel video mentre giocavano. Anni dopo, i proprietari del gioco rividero la videocassetta, e riferirono di aver visto immagini di una mostruosa creatura che torturava delle persone dentro una stanza buia. Raccontarono di avere sentito subito dopo graffiare furiosamente dietro la porta, come se qualcosa provasse ad entrare. Si dice che il gioco sia stato maledetto in nome del demone Aparat, dopo che una ragazza haitiana era morta accidentalmente mentre giocava.
Letta, la bambola gipsy
Letta è una bambola realizzata in legno, con veri capelli umani, dal volto torvo e distorto, spaventosa già solo a vederla. Venne rinvenuta in Australia da Kerry Walton all’interno di una vecchia casa, nel 1972, mentre cercava oggetti di antiquariato. Dal momento in cui ne entra in possesso si rende conto degli strani fenomeni che si manifestano: la bambola sembra cambiare espressione ogni giorno, la sua testa e i suoi arti sembravano muoversi da soli. Suscita inoltre reazioni orribili in tutti coloro che vi entrano in contatto: i bambini hanno incubi, i cani ringhiano e cercano di avventarvisi contro. Quindi il proprietario cerca di saperne di più, e la sottopone all’esame di un esperto presso un museo di Sidney. La bambola viene datata di circa 200 anni, e gli viene attribuita la provenienza dall’Europa Orientale. A detta di un sensitivo che ha avuto modo di visionarla, la bambola sarebbe stata realizzata a mano da un uomo afflitto per la perdita del figlio, morto annegato. Letta è ancora in possesso di Kerry Walton, appare spesso in riviste e trasmissioni televisive, e chiunque la veda di presenza riferisce che sembra una creatura in carne e ossa.