Villa Moglia: la maledizione dell’abbandono
Villa Moglia è un’antica costruzione che risale al 1600. Questo immenso complesso posto nelle campagne piemontesi si deve all’opera iniziale di Ercole Turinetti, che trasferitosi a Chieri comprò la terra dove intendeva costruire una Filanda con annessa una coltivazione di gelsi. L’opificio ebbe ben presto successo, e l’attività di famiglia divenne proficua.
Chi vi abita poi se ne va
Negli anni a seguire il terzogenito del Turinetti ( che nel frattempo si era sposato e aveva avuto ben tre figli con Maria Garagna) decise di costruire nei pressi della fabbrica anche una villa e affidò il progetto a nomi famosi dell’epoca. Il figlio di Turinetti si sposò a sua volta ma non ebbe figli. E come spesso accade alcuni decenni dopo la villa venne abbandonata.
Fino a che il conte Federici la comprò nell’800. Il ricco uomo d’affari genovese acquistò la villa per un semplice capriccio, ma in seguito la regalò ha un suo sottoposto che non fu capace di gestire una simile proprietà. L’uomo di umili origini ne ricavò denaro. Vendendo tutto quello che era possibile e che si trovava all’interno della costruzione.
Il destino della villa torinese
L’intera proprietà comprende ben 6138 metri quadrati circondati da un parco di quasi 30000 metri quadri un’area davvero enorme, che è stata abbandonata nuovamente a se stessa; verso la metà del 900 Villa Moglia venne ristrutturata dai Salesiani che vi si insediarono e che ne fecero un centro per novizi; ma anche i salesiani ben presto abbandonarono la villa, che di nuovo venne infestata da rampicanti e sterpaglie.
Negli anni ’70 La villa fu inserita nell’elenco del patrimonio del Comune di Torino, all’epoca venne emesso anche un bando per il restauro e la gestione. Ma nessuno rispose all’offerta; di fatto oggi fa parte degli edifici del fondo città di Torino ma in completo stato di abbandono.
Villa Moglia, fantasmi misteri e segreti
Villa Moglia come tutti i luoghi abbandonati si è ammantata in questi anni di mistero; tra le mura della Villa aleggiano segreti, pare che sia il luogo preferito da vagabondi, e satanisti che hanno scelto l’edificio abbandonato e fatiscente per eseguire messe e riti occulti; ma per quanto la villa sia abbandonata c’è qualcuno che visita questo luogo solitario per studiarne i fenomeni strani e le vicende orripilanti:
stiamo parlando di due studiosi ovvero Daniele Lionello e la moglie Nicoletta Branco, lui è un appassionato di fenomeni paranormali, e lei è una sensitiva, si recano spesso all’interno della villa per raccogliere testimonianze di “vite passate”, fantasmi, e manifestazioni paranormali, di recente nel corso di una loro visita all’interno della Villa hanno trovato in una buca nel pavimento di un sotterraneo delle ossa umane e hanno quindi immediatamente chiamato i carabinieri.
Villa Moglia, dal paranormale alla cronaca nera
Lo scavo sembrava ricoperto in malo modo e frettolosamente, come se qualcuno avesse lasciato a metà l’opera di occultamento di un cadavere, la sensitiva ha riferito che il luogo abbandonato è ricco di manifestazioni e di voci che provengono dell’aldilà. Addirittura una di queste voci gli avrebbe detto che le ossa giacciono in quella buca da oltre dieci anni; ovviamente sono in corso gli accertamenti da parte della Procura per stabilire se si tratta davvero di ossa umane e a quanto tempo fa risalgono.
La teoria di Nicoletta branco
La sensitiva ha riferito la sua teoria della quale sembra veramente certa, ovvero: che le ossa sono di una ragazza di giovane età di colore, che è stata sepolta nel sotterraneo della villa in seguito a un non precisato episodio di cronaca nera, bisogna attendere i risultati degli esami autoptici degli esperti per capire se la villa davvero è stata teatro di un omicidio, o perlomeno di un’azione criminosa ai danni di un essere umano.