La casa stregata di Surry Hills, dove il cadavere di Natalie Wood rimase per 8 anni

La casa stregata nel centro di Sidney: ecco la vicenda dell’inabitabile casa di Surry Hills

Cosa serve per dare ad un’abitazione il titolo di casa stregata? I parametri dovrebbero essere più o meno i seguenti: il fatto che sia molto antica; che sia dotata di decorazioni curiosamente appariscenti; il fatto che al suo interno siano stati trovati dei cadaveri con una triste storia alle spalle. La casa vittoriana di Surry Hills, al 139 di Kippax Street, uno dei quartieri più antichi della futuristica Sidney ha tutti e tre questi principali ingredienti.
La storia della casa stregata di Surry Hills saltò all’attenzione dei media australiani nel 2011, quando la polizia decise di fare irruzione all’interno dell’appartamento che sembrava vuoto e desolato da troppi anni ormai. Quello che trovarono all’interno della bella casa, dotata di un piano terra e di un primo piano a primo avviso gli causò soltanto disgusto, lo stesso quasi che si può trovare nei pressi di una discarica. L”inabitabile casa di Surry Hills‘, come ebbero a definirla i quotidiani del paese però non era una discarica: aveva antichi pavimenti in legno, una scala interna, ed un bellissimo balcone in stile vittoriano, con un delizioso portico in legno, che si affacciava sulla stradina.
Gli agenti della polizia di Sidney trovarono, durante il sopralluogo del 2011, scatole di cibo già scadute al tempo della loro apertura, latte, caffè solubile e disordine un po’ dappertutto, sia sopra che sotto. Quando stavano per andare via ecco che fecero con orrore la scoperta che diede all’abitazione l’appellativo di ‘inabitabile casa di Surry Hills’ e creò la storia che i giornali chiamarono ‘woman Sidney forgot‘, ovvero Natalie Jean Wood, ‘la donna che Sidney ha dimenticato‘.

La triste storia di Natalie Wood, ultima proprietaria della casa stregata di Surry Hills

Intervistato dai media poco dopo l’accaduto, l’ufficiale della polizia, presente sul sopralluogo, ammise di aver detto ai colleghi: “Non c’è niente qui dentro“, con l’intento probabilmente di andare via e dichiarare la casa abbandonata.
Ma non era così, perché continuando le ricerche trovarono che nella camera da letto al piano superiore giaceva, poco discosto dal letto, un piccolo mucchio d’ossa, che avrebbe potuto benissimo essere scambiato come parte della spazzatura che riempiva la casa stregata, dandole un odore mefitico. Ma quelle piccole ossa appartenevano in realtà a Natalie Jean Wood, una donna che il mese dopo il sopralluogo avrebbe compiuto 87 anni. Gli animali avevano rosicchiato i suoi organi e la sua carne in decomposizione, lasciando quel mucchio di ossa irriconoscibili, se non all’analisi di un antropologo forense.
Penso adesso: perché non ho fatto qualche controllo in precedenza su dove si trovava?”. Disse l’ufficiale ai microfoni dei giornalisti.
Non era l’unica persona però ad aver trascurato la povera Natalie Jean Wood: l’ultimo ricordo che se ne aveva risaliva al 30 dicembre del 2003, quando si era recata in farmacia per compilare dei documenti per la prescrizione di alcune pillole per la pressione sanguigna di cui aveva bisogno, dopo di allora il silenzio. Nessuno l’ha vista, nessuno l’ha cercata nella casa stregata, né quando era viva né per i successivi otto anni.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la donna era stata in ospedale accusando dei “giri divertenti“, come lei stessa li aveva definiti ai medici, ma era stata rilascia il 1 ° dicembre, dopo aver rifiutato la possibilità di un’assistenza domiciliare.
La dichiarazione della polizia al medico legale ha suggerito che Natalie Wood sia deceduta pressapoco un mese più tardi, dopo essere caduta a terra vicino al suo letto, forse a causa di un ictus, e non è riuscita più ad alzarsi. Ma la vera causa della morte non è stata determinata, per via del troppo tempo trascorso dal decesso, avvertì il coroner.

Natalie Jean Wood non era però da sola, aveva dei cugini e perfino una cognata

Allan Matthews, un cugino 85 enne di Natalie Wood, apprese della morte della cugina tramite i notiziari nel 2011.
“Sono rimasto scioccato come tutti gli altri, ma non mi sentivo emotivamente coinvolto perché non conoscevo la signora” ha spiegato, affermando che tra lui e la donna i rapporti erano assai distanti.
L’ha incontrato solo una volta, durante una vacanza in un campeggio con la famiglia, quando erano entrambi adolescenti. “Ci siamo trasferiti in diversi ambienti per così dire“. Ha dichiarato infine Allan Matthews, per giustificare il fatto che non si fossero frequentati. La cognata della donna, Enid davis, moglie del fratello morto nel 2008, quando ha saputo della morte si è interessata al caso e si è ovviamente accesa una disputa tra i cugini e la cognata sulla proprietà di Natalie Wood.
La donna non aveva fatto alcun testamento, ma la casa stregata di Surry Hills vale ben 800 mila dollari australiani, prezzo che può essere sceso un po, per via della sconcertante scoperta.
La disputa alla fine si concluse e la casa stregata venne assegnata alla cognata.
Un agente immobiliare ha descritto l’abitazione come ‘completamente inabitabile,’ con l’intonaco fatiscente che viene giù dalle pareti, i pavimenti in legno consumati e ricoperti di polvere, ovunque una distesa di erbacce indisciplinate.
Eppure il fatto che abbia una superficie di 75.88 metri quadrati, che si sviluppi su due piani,con una sala da pranzo e due camere separate al piano terra, oltre ad altre due camere da letto e un balcone al piano superiore, ne fa lievitare il prezzo. Considerato anche che si tratta di una struttura molto antica in stile vittoriano nel centro storico di Sidney.

La casa stregata di Surry Hills venduta all’asta per poco più di un milione di dollari

In questi giorni la casa d’aste Under The Hammer Auction Rooms ha realizzato un’asta, tramite la quale è riuscita a piazzare la casa stregata alla cifra da capogiro di 1.105.000 dollari, a poco e niente è valso l’appellativo di inabitabile casa di Surry Hills, con una morta o no al suo interno, la casa vale una fortuna. All’asta hanno partecipato soprattutto giovani imprenditori, per nulla intimoriti dai tragici trascorsi, anzi ansiosi di trasformare l’investimento in un guadagno. Sfruttando la sua posizione centrale, la sua affascinante architettura, e perché no, anche la sua fosca vicenda, che attirerà sulla casa visitatori, giornali e curiosi di vario genere, sperano di poterci ricavare una fortuna.

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