La fornace Sloss, e i fantasmi dell’acciaieria abbandonata

Ammirando da lontano la fornace Sloss abbiamo la sensazione di trovarci davanti ad uno di quei prodotti opprimenti e mastodontici dell‘ingegneria  moderna che disconosciamo quando con la sua ingombrante presenza compromettono il nostro bel panorama ma a cui siamo vigliaccamente e tacitamente grati ogni qual volta adoperiamo un qualsiasi utensile metallico. Eppure, l’acciaieria Sloss, fra le più sfruttate nel ventesimo secolo, oggi è una struttura decaduta e inservibile, un vecchio rudere post-moderno che troverebbe tutt’al più spazio in una qualche pellicola apocalittica.

Sebbene sia in disuso la sua attrattiva non è in discussione: quotidianamente orde di turisti pagano un biglietto per inoltrarsi fra i suoi tunnel angusti e rivivere con la fantasia gli attimi della fervida attività industriale di inizio 900; quando la sera cala, misteriose ed invisibili presenze prendono il sopravvento in questo cimitero della modernità. La fornace Sloss non è soltanto un pezzo di storia della città di Birmingham (dove si trova), ma uno dei luoghi al mondo con la maggiore attività paranormale.

Fornace Sloss, brevi cenni storici

La fornace Sloss fu fondata nel 1882 dal colonnello James Whiters Sloss, a Birmingham, Alabama. A quell’epoca conteneva solamente due altoforni di 18 metri ciascuno, ma già durante il primo anno di attività l’industria aveva prodotto 24000 tonnellate di ferro. Agli inizi del 1900 Sloss cedette la fornace ad un gruppo di investitori che ne incrementarono il potenziale con l’acquisto di fornaci più moderne, nuove caldaie e un aumento della forza lavoro, rendendo la fornace Sloss una fra le più grandi industrie  di ghisa al mondo. A fronte dell’ingente numero di operai, nell’area antistante alla fornace venne costruito un piccolo villaggio con 48 chalet per ospitare la manodopera.

La produzione di metalli andò avanti a pieno regime fino agli anni 60, quando un indagine sull’inquinamento dell’area di Birmingham identificò i colpevoli proprio nelle industrie siderurgiche. Nel 1972 la società chiuse i battenti, ma questo enorme fossile ingegneristico è oggi visitabile dai turisti e considerato  monumento storico della città di Birmingham.

Le vicende umane, lo sfruttamento e le verità nascoste

Mantenere un apparato industriale tanto efficiente ha i suoi costi, economici e di manodopera. Agli inizi del 900, con la sempre più crescente richiesta di metalli da parte di quelle che si apprestano a divenire le odierne “big city”, il lavoro al forno è ai limiti dello schiavismo: 150 operai sono obbligati a lavorare per 6 dollari al mese a temperature che nella stagione estiva divenivano infernali, respirando fumi tossici e a stretto contatto con materiale incandescente. Era un lavoro che solo immigrati, bisognosi e carcerati ai lavori forzati accettavano di svolgere, mettendo a repentaglio la propria salute fisica e mentale, in un epoca in cui i diritti dei lavoratori erano pura utopia. Non vi erano pause, gli operai nelle loro già ridotte ore di riposo alloggiavano in squallidi appartamenti nei pressi della fornace Sloss, in modo da essere immediatamente reperibili. A queste condizioni, durante i primi anni di attività si verificarono numerosi morti sul lavoro. Il sito ufficiale della fornace ne riporta ben 47, ma a giudizio degli storici l’esatta cifra non sarà mai conosciuta. Ad esempio, Aleck Re e Bob Maggio nel tentativo di sedare un esplosione avvenuta in uno dei forni perirono entrando a contatto con il metallo fuso. Altri due impiegati ai lavori forzati, Frank Harper e James Knox, furono assassinati nel campo di prigionia Sloss, il luogo dove venivano condotti a lavorare gli operai più indisciplinati; l’episodio più tragico coinvolse un gruppo di undici individui che persero le loro vite in occasione dello scoppio di una caldaia.
Seconda una leggenda,  in maniera orribile morì anche l’aguzzino della fornace Sloss, un capo reparto dispotico di nome James Wormwood conosciuto col nomignolo di Slag che 1906  cadde dall’altoforno “Big Alice” precipitando in una vasca contenente metallo fuso incandescente. Morì all’istante, liquefacendosi. I più maligni ipotizzano che l’incidente abbia avuto matrice dolosa e che a procurare la morte del dispotico operaio siano stati i suoi diretti sottoposti, stremati dalle  continue angherie.
Da allora, strane storie iniziarono a circolare sulla fornace Sloss e nessuno volle più prestare servizio nel turno notturno.

Fantasmi, EVP e leggende della fornace

Quella di Slag è una leggenda che come tante ha un fondo di verità. Non vi sono riferimenti storici certi sulla sua esistenza, ma un fonditore di nome Richard Jowers è realmente caduto dentro uno dei forni. Sebbene l’episodio sia comprovato non ci risulta che egli fosse inviso agli altri operai e addirittura qualcuno ipotizza che l’incidente possa essersi verificato in un’altra fornace.
A prescindere dal nome della vittima, una cosa è certa: da allora i forni Sloss sono considerati maledetti e i testimoni di fatti, apparizioni e suoni inquietanti sono centinaia. Un operaio lamenta di aver udito una voce  che gli intimava:”lavora più in fretta!“, ma quando si voltò per capire da dove provenisse non vide nessuno.
Michael Scoggins, un testimone oculare, vide una figura nera avvicinarsi a lui fluttuando per aria:”fuori di qui!” Lo minacciò.
Nel 1971, Samuel Blumenthal, guardia notturna della fornace Sloss, si trovò al cospetto di una creatura a suo dire orribile che tentò di scaraventarlo giù dalla scala. L’essere, non essendoci riuscito, lo ricoprì di pugni. Il dottor Barlo, il medico incaricato di curare Blumenthal, si stupì nel constatare che la sua pelle era completamente ustionata.
Esattamente 32 anni dopo, nell’anniversario di questo episodio, Josh Thomas, un uomo dello staff che attualmente ha in gestione la fornace abbandonata, prese fuoco dopo aver visto una strana figura materializzarsi fra i corridoi. L’uomo è stato ricoverato d’urgenza in ospedale e nonostante le ustioni è riuscito a salvarsi.
L’investigatore del paranormale Kevan Walden racconta che le sue apparecchiature elettroniche smisero improvvisamente di funzionare. Mentre cercava di comprendere la natura del problema, qualcosa lo schiaffeggiò con una violenza tale da lasciargli il segnale di un palmo di mano sul viso, sotto lo sgomento dei testimoni oculari.
Anche gli investigatori di Ghost Adventures sono usciti dalla fornace Sloss con un’interessante storia da raccontare. Zak sostiene di aver visto una figura maschile vestita in abiti da lavoro del primo 900,  ed è riuscito a riprendere una palla luminosa fluttuante per aria nello stesso tunnel in cui Scoggins vide materializzarsi l’ombra nera. Gli stessi investigatori di ghost adventures hanno rilevato degli interessanti EVP nei punti di maggiore attività paranormale. Una di queste voci registrate nel luogo del vecchio forno Alice sembra dire:”Odio Zak“.

L’indagine è stata trasmessa nel quinto episodio della prima stagione di Ghost Adventures.

La fornace Sloss oggi

Dal 1971 i forni non sono più attivi. In virtù della sua rilevanza storica, la fornace è considerata monumento nazionale ed è un’attrazione turistica aperta al pubblico. Nel periodo di Halloween il ghost tour alla ricerca del fantasma di Slag è fra i più gettonati d’America, soprattutto nelle ore notturne. Tutte le aree che ne hanno segnato la storia sono visitabili, con l’eccezione di alcuni tunnel più angusti dove i minori di anni 14 non possono accedere. Tutte le informazioni sono reperibili al sito ufficiale: http://www.frightfurnace.com/index.asp

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