Manchac, la palude degli spiriti
Manchac, conosciuta anche come Akers, è un remoto villaggio di pescatori a sud est nel territorio della Louisiana. Si trova in un piccolo lembo di terra fra il lago Pontchartrain e il lago Maurepas, a poche miglia dalle città di New Orleans e Mandeville. Il Manchac bridge, il terzo ponte più lungo del mondo, collega le due cittadine con la comunità di Manchac.
La palude di Manchac
Akers è principalmente nota per la sua palude che rientra nella lista dei 10 luoghi più spaventosi del pianeta. La Manchac swamp, simpaticamente nota col nome di “palude dei fantasmi”, ha infatti un background sinistro e triste. Nel 1915, nel territorio in cui oggi si estende la palude, sorgevano 3 piccoli villaggi. In uno di questi si trovava tale Julie Brown, una sorta di fattucchiera che secondo le leggende popolari, negli ultimi giorni della sua vita, era solita strimpellare un motivetto il cui testo faceva più o meno così:
“io sto per morire, ma porterò tutti voi via con me”.
Se sull’esistenza di Julie Brown al momento è complicato reperire notizie certe, le cronache dei giornali dell’epoca (in particolare il Picayune times, quotidiano della Lousiana) e le testimonianze dei sopravvissuti sono comunque attendibili e ben dettagliate a riguardo dell’uragano che colpì Manchac, spazzando via case e oggetti e uccidendo più di 50 abitanti nella zona. L’uragano, in tutto il territorio della Lousiana, causò quasi 300 vittime.
La palude fu abbandonata e divenne un cimitero. Ancora oggi, fra i cipressi, è possibile intravedere le lapidi dove sono seppelliti gli sfortunati abitanti di Manchac. L’aurea che avvolge l’intera zona è spettrale e la sua esplorazione non è qualcosa che può essere organizzata in maniera fai da te: il territorio è habitat di grandi coccodrilli, serpenti e animali velenosi, pertanto avventurarsi da soli senza la giusta guida può essere molto pericoloso.
A New Orleans sono organizzati dei tour guidati che a bordo di un battello vi accompagneranno alla scoperta di questa e di altre paludi della Louisiana. I tour sono disponibili in orari diurni, per godere al meglio delle sfumature irripetibili che i raggi del sole dipingono sulle ombre della palude, o in orari notturni, dandovi modo di immergervi in un’atmosfera spettrale da “venerdì 13”, in quello che non è un set ma un luogo che da ormai un secolo custodisce i sussurri di chi lo abitava.