Il Demone del Tennessee: un’entità maligna distrugge la vita di una famiglia. Un caso di Poltergeist dal diciannovesimo secolo
Quello del demone del Tennessee è uno dei casi di Poltergeist più violenti e fuori controllo mai apparso sulle cronache ufficiali.
Il terrore che portò John Bell alla tomba iniziò nel 1817. Tutto era cominciato con rumori di unghiate alle porte e alle finestre, come se qualcuno o qualcosa tentasse di entrare in casa, nella sua fattoria isolata a Robertson County nel Tennessee.
John controllò fuori casa, ma non vide nulla. Era una sensazione preoccupante, anzi inquietante, ma riuscì a tranquillizzare la moglie e i figli…finchè durante la notte la cosa che cercava di entrare vi riuscì.
Le stanze si riempirono di rumori impressionanti: uno sbatter d’ali, il rodere di un topo, il passo smorzato di zampe animali. Col passare dei giorni i rumori si intensificarono, come se ciò che li causava crescesse allo stesso modo di potenza. I tocchi diventarono un vero e proprio fracasso; si sentivano rantoli e gorgoglii, come se qualcuno cercasse di parlare.
Nella sua camera al piano superiore dove dormiva da sola, la tredicenne Betsy si svegliò urlando. Una forza invisibile stava infierendo su di lei con pizzichi e ceffoni. Gli altri figli subirono attacchi simili, che diventavano sempre più feroci. La povera famiglia, tutti fedeli devoti, era in preda al terrore, ma tentava di dissimularlo, anche se gli amici si accorsero che John aveva un aspetto provato ed era in preda a un ossessione. Alla fine non ce la fecero più e invitarono il loro vicino James Johnson a casa per raccontargli l’orribile storia. Johnson, un predicatore laico, rimase in ascolto e volle tentare di esorcizzare il demone.
Nonostante gli inni e le preghiere il tentativo fallì e il demone incollerito schiaffeggiò la povera Betsy, facendola ruzzolare a terra tra le grida. La famiglia supplicò John di portarli via di lì, ma lui rifiutò. Disse che il demone era la sua croce da portare e con volle sentire ragioni. Il demone diventò più potente. Il gorgoglio divenne un mormorio roco e stridente che vezzeggiava e bestemmiava, recitava interi capitoli della Bibbia per scivolare poi verso oscene empietà.
Le parole pronunciate dal demone erano perlopiù un’orrenda congerie inintelligibile, ma ogni messaggio comprensibile aveva lo stesso significato: odio per John Bell, che sarebbe stato perseguitato fino alla tomba.
Il terrore si sparse in tutta la contea e amici sempre fedeli cominciare ad evitare la famiglia di John. Alcuni credevano che la giovane Betsy fosse una strega. La mente e il corpo dell’ormai anziano John Bell cedettero e divenne spesso preda di convulsioni. Durante uno di questi attacchi il figlio andò a prendere la medicina che un medico aveva prescritto. Ma nella boccetta, invece della medicina, trovò un liquido scuro e denso.
La famiglia mandò a chiamare il medico e nell’attesa il demone smaniava per tutta la casa. La sua voce sibilante era diventata un roco grugnito. “Stavolta è mio! Gli ho dato una belle dose mentre dormiva e adesso il vecchio Jack è spacciato!”
L’epilogo
John Bell morì il 20 dicembre 1820. Il medico fece assaggiare la pozione a un gatto, che morì. All’inchiesta raccontò:”per tutto il tempo udii la creatura maledetta sghignazzare e sentii su di me il suo sguardo maligno. So bene che più di qualcuno ha insinuato fosse Betsy a parlare e anch’io lo pensavo. Ma quando le chiusi la bocca con il palmo della mano la voce continuava a ridacchiare e ad articolare suoni.” Dopo il funerale, il demone comunicò che sarebbe ritornato dopo sette anni. Con una sinistra puntualità rivisitò la famiglia, ma sia il figlio John Junior che Betsy erano felicemente sposati. Deluso, il demonio affermò che stavolta sarebber ritornato dopo 107 anni.
Ma la minaccia rimase tale e il 1935 passò indenne per l’erede di John, il dottor Charles Bell.