Sulle colline di Jesi, c’è un’antica casa colonica chiamata “La Mansueta”.
La prima edificazione avvenne prima del 1700, ma siamo risaliti a questo dalla forma delle mura di una parte dello stabile. I registri ecclesiastici la datano 1789 e nel corso dei secoli ha ospitato mezzadri, guardiani del feudo boschivo, terremotati di Ancona… quello che non sapevo, trascorrendovi del tempo, è che si trattava di una casa infestata. Le voci circolavano dal passato. Luci e suoni sembravano provenire dalla curva della contrada, come giurava la vecchia maestra del paese.
Chi l’ha acquistata e vi dimora sorride e afferma di aver stipulato un patto con gli abitanti invisibili vent’anni fa. Anche se, quando si assenta, chi ha la ventura di trovarsi da solo dabbasso… ascolta molto frastuono e passi sulle scale e dal primo piano. Io stesso vi ho assistito una volta. Al piano superiore può capitare di avere la sensazione di attraversare forme nubinose fredde.
Ma quando è presente la proprietaria, gli accadimenti si interrompono.
Ciononostante una volta mi ha raccontato delle prime notti trascorse lì :
Colpi sulle porte chiuse, che si spalancavano se aperte, guaiti sinistri dei cani verso angoli specifici dell’abitazione, sassolini lanciati intorno al letto dove si è coricati, che poi non vengono trovati in terra.
Se la casa è chiusa per qualche tempo, i fenomeni si ripresentano, ma la presenza della proprietaria attutisce tutto. Come avesse stipulato un patto con questi spiriti. Lei non dà spiegazioni ma afferma che un’altra caratteristica delle manifestazioni è sentir spostare grossi mobili che sembrano essere trascinati. Invece al rumore non corrispondono movimenti di sorta della mobilia