Libri magici, quali sono

Molti si chiedono se oltre ad esistere formule magiche e particolari istruzioni per compiere dei riti, esistano anche dei “libri magici” cioè libri utilizzati da streghe o da chiunque abbia bisogno di compiere incantesimi, e che abbiano un potere. Prima di tutto si deve distinguere tra antichi libri innocui e libri neri.

Il Grimorio: definizione, esempi di Grimori

Si chiama “Grimorio” ed è il libro che non può mancare ad ogni strega. Cosa significa questo? Che tale termine indica in generale un qualsiasi libro concernente incantesimi e formule magiche, indicazioni con pozioni, ingredienti, ecc…Di Grimori ne esistono veramente tantissimi e molti risalgono al Medioevo. Per chiunque si stesse chiedendo se è possibile ancora consultarli, la risposta in teoria sarebbe sì, ma prima di tutto si deve fare attenzione: non è detto che siano libri innocui. Inoltre, come secondo punto, molti sono stati tradotti in modo sbagliato dalla lingua latina e altri ancora, in realtà risultano essere irreperibili.

I Grimori possono contenere informazioni relative a diversi tipi di magia: bianca o nera. Tra i libri che non risulterebbero essere pericolosi, si può citare il “Picatrix” ed anche il “Liber Aneguemis”. Il primo, più volte tradotto dall’antico arabo, dal greco e dall’egizio, sembrerebbe essere oggi il più completo studio di magia per chi volesse approcciarsi a tale argomento. In poche parole conterrebbe diverse spiegazioni persino su come comunicare con gli spiriti e anche alcune cose riguardanti la negromanzia. Il secondo sarebbe stato scritto in tempi antichissimi e con lo scopo di risultare un libro che completa il primo. Alcuni però, considerarono il Liber Aneguemis come uno strumento di magia nera, forse perché all’interno sono presenti indicazioni sull’alchimia pratica, anche se non sembrerebbero così pericolose.

Se però ci si dovesse chiedere quali siano i più antichi libri di magia esistenti al mondo, allora si dovrebbero indicare i papiri ritrovati in Egitto e scritti in greco antico oppure antico egizio: essi conterrebbero antichissimi incantesimi.

Un altro libro molto importante e considerato da alcuni un Grimorio anche se risulta essere un vero trattato, è “L’antico trattato di magia bianca”: con questo si possono compiere addirittura degli esorcismi oppure delle invocazioni, e sono contenute al suo interno anche alcune importanti preghiere.

 

Libri infernali: a quali si deve fare attenzione

Tra quelli considerati di magia nera, sono presenti la “Chiave di Salomone” e anche il “Necronomicon”. Il primo viene considerato pericoloso perché indica come evocare ben 72 principi infernali. In teoria due versioni del libro sono conservate in apposite biblioteche. Non si sa a quando risalga esattamente il libro: alcuni sostengono che sia stato redatto durante il Medioevo, altri invece durante il Rinascimento. Riguardo il secondo, alcuni sostengono che non sia mai esistito. In teoria lo scrittore H.P. Lovecraft attribuisce la stesura del Necronomicon ad un “Arabo pazzo”, tale Abdul Alhazred. Altri però sostengono tesi diverse e  ritengono che comunque il libro esista e sia maledetto. Si chiama così perché il titolo traduce esattamente le parole “Libro dei morti” e infatti tratta di parole magiche utili per evocare degli spiriti antichissimi, chiamati “Grandi Antichi”.

Un altro libro considerato di magia nera parrebbe essere il “Grande Grimorio” cioè un libro ispirato alla “Chiave di Salomone” e che risalirebbe al Cinquecento. Il “Grande Grimorio” costituirebbe una buona guida per chi volesse iniziare questo tipo di magia.

Come abbiamo visto, i Grimori o comunque in generale i libri di magia bianca e nera risultano essere antichissimi e ancora oggi vengono stampate delle nuove edizioni delle loro traduzioni. Altri purtroppo sono andati perduti, mentre ulteriori libri sono così antichi che sono conservati in diverse biblioteche, in maniera da preservarli il più a lungo possibile.

 

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