Eusapia Palladino, la medium che sconvolse il mondo scientifico

Eusapia Palladino, la medium di origine pugliese fu per molto tempo un vero e proprio mistero che incuriosì e perplesse il mondo degli scienziati, degli scrittori e molti altri intellettuali della sua epoca. Le sue sedute spiritiche fecero letteralmente il giro del mondo: Napoli a Parigi, da San PietroBurgo a New York. Grazie alle sue spettacolari doti medianiche, che le permettevano di parlare con i morti, raccolse onori, critiche e tanto denaro. Ancora oggi la sua ‘arte’ rappresenta un enigma che non ha mai trovato una spiegazione ampiamente condivisa.
Fu senza dubbio uno dei fenomeni soprannaturali più interessanti del suo tempo.

Vita di Eusapia Palladino ed gli inizi della sua attività come medium

Eusapia Palladino è nata il 21 gennaio del lontano 1854 a Minervino Murge, un piccolo paese in provincia di Bari. In età molto giovane si sposò con un artista teatrale, nonché prestigiatore di nome Raphael Delgaiz e con lui prese a viaggiare in giro per l’Italia prima e per l’Europa dopo. Non si sa dove i due si conobbero, Raphael Delgaiz era di nazionalità spagnola e a quel tempo il Mezzogiorno era ancora sotto il dominio dei Borbone di Spagna. Molti ritengono che Eusapia Palladino abbia imparato il suo mestiere di medium proprio dal marito, riuscendo a fare una carriera incredibile.
Anche se molti scettici di magia hanno concluso che col tempo che Eusapia Palladino non era altro che un’imbrogliona davvero intelligente e capace, le sue sedute spiritiche erano piene di molte persone che realmente credettero al suo dono e si affidarono a lei per comunicare con l’aldilà.

La fama di Eusapia Palladino sembra avere avuto inizio in Polonia. Durante la sua vita ha visitato Varsavia in due occasioni. La prima volta fu quando venne invitata dallo psicologo Julian Ochorowicz. Lo psicologo la invitò nella capitale polacca e la ospitò in casa propria dal novembre del 1893 al gennaio del 1894. Lo scopo di Ochorowicz era quello di far conoscere all’alta società di Varsavia le sue sedute spiritiche, e ovviamente aumentare guadagnarci anche qualcosa in cambio.
Ochorowicz la presentò allo scrittore polacco Bolesław Prus, il quale si decise a partecipare ad alcune sue sedute spiritiche; si dice che durante gli incontri con ma medium pugliese, si abbia trovato l’ispirazione per la stesura del suol romanzo storico ‘Il Faraone‘. E forse probabile che tra i due sia nata una relazione extraconiugale, che finì comunque quando la Palladino si allontanò da Varsavia. Il suo mestiere di medium la portava sempre altrove.
Nel luglio del 1895 la sua fama raggiunse un livello tale che fu addirittura invitata a Cambridge per effettuare lì, davanti ad un esercito di scienziati, alcune sedute spiritiche. Come c’era da aspettarselo da parte di un mondo accademico fortemente scettico che aveva vissuto i prodigi tecnologici della seconda rivoluzione industriale, le critiche contro Eusapia Palladino furono molte ed aspre. Un asprissimo articolo pubblicato sul British Medical Journal, che portava il titolo ‘Exit Eusapia!‘, chiedeva che la medium italiana lasciasse l’Inghilterra, mettendo in discussione la legittimità scientifica delle sue sedute.
Eusapia Palladino ritornò in Polonia una seconda volta nel maggio del 1898, quattro anni dopo averla lasciata. Era in viaggio da San Pietroburgo a Vienna. In quell’occasione pare abbia incontrato nuovamente Boleslaw Prus, ma ormai la passione tra i due si era spenta. Per quanto riguarda la sua vita privata nel 1907 a 63 anni rimase vedova e si risposò con il produttore di vino Aniello Niola

L’interesse di Pierre e Marie Curie per la medium

Qualche anno dopo Eusapia si recò anche in Francia, dove la fama suo talento fuori comune come medium l’aveva ampiamente preceduta. Nel 1898, l’astronomo Eugene Michel Antoniadi si mise ad analizzare le sue doti spirituali, arrivando alla conclusione che le sue prestazioni da medium sono erano una truffa dall’inizio alla fine.
Nel 1905 le fu proposto di fare alcune sperimentazioni presso l’Institut Général Psychologique, sotto l’occhio attento della coppia di fisici Pierre e Marie Curie, oltre che Charles Richet, William Crookes, Jacque-Arsene d’Arsonval, Henri Bergson, Jean Perrin, Paul Langevin e Louis Geroges Gouy.
Molti di questi scienziati erano affascinati dalle nuove conquiste nel campo della fisica quantistica, così come l’intrigante aspetto dellla vita dopo la morte. Pierre Curie in occasione di quelle sperimentazioni all’amico Georges Gouy:
Abbiamo avuto una serie di sedute con Eusapia Palladino alla Società per la Ricerca Psichica. E ‘stato molto interessante, e in realtà i fenomeni che abbiamo visto sono apparso inspiegabili, come inganno dei tavoli sollevati su tutti e quattro i piedi, il movimento di oggetti a distanza, mani che schiacciano o si accarezzano, apparizioni luminose. Il tutto in un [ambiente] preparato da noi con un piccolo numero di spettatori tutti a noi noti e senza un possibile un complice. L’unico accorgimento possibile è quello che potrebbe derivare da una capacità straordinaria della medium come una maga. Ma come si fa a spiegare i fenomeni quando uno sta tenendo le sue mani e piedi, e quando la luce è sufficiente così che ciascuno può vedere vedere tutto ciò che accade?“.
Con l’avanzare degli anni Eusapia Palladino si allontanò gradualmente dalla scena, spegnendosi a Napoli nel maggio del 1918, all’età di 74 anni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *