Le formule magiche nella storia: dagli antichi egizi ad oggi, le frasi e le parole più usate nei rituali di magia
Molte persone ritengono che la magia, i riti, le formule magiche, si siano sviluppati soprattutto dopo il Medioevo. Sebbene questa convinzione non sia del tutto sbagliata, si deve pensare al fatto che addirittura nell’antica Roma, venivano utilizzate parole con valenza “magica” per ottenere un esito positivo come ad esempio una raccolta particolarmente abbondante, o addirittura la guarigione da ogni male. Si pensi alle parole che Marcio Porcio Catone, nella sua opera “De agricoltura”, ci tramanda: “Diem ex die facultatem sentiendi (leggere “senziendi”) augeo et veneficium penìtus didìco Haut haut istasis tarsis ardannabon”. Questa lunga formula in latino e si pensava veniva declamata dopo una prima formula di apertura che andava ripetuta per ben tre volte. Essa, secondo le credenze romane, poteva curare ogni male. Nell’antica Roma, si riteneva che a pronunciarla potesse essere soltanto il capo famiglia, a quel tempo chiamato “pater familias”. Quest’ultimo possedeva anche una sorta di bacchetta, che doveva essere utile alla riuscita del rito.
Secondo alcune fonti rinvenute dagli storici, sembra inoltre che anche alcuni geroglifici egizi indicassero dei riti propiziatori, e che sottolineassero alcune parole considerate oggi vere e proprie “formule magiche”. Sebbene non esistano delle testimonianze scritte che consentano di risalire con precisione alle formule magiche in uso nell’antico Egitto, è a quel popolo che qualcuno ne attribuisce la paternità. Lo stesso dicasi per la Persia, dove i seguaci di Zoroastro, un profeta, erano soliti domandare, mediante riti verbali, una sorta di aiuto agli déi per predire il futuro ed interpretare l’astronomia.
Le parole magiche nell’era moderna
Oggi, gli appassionati di magia vanno alla ricerca di formule magiche o di istruzioni per i cosiddetti “riti fai da te”. Questi vengono utilizzati specialmente in campo amoroso. Se si parla di magia bianca o rossa, e soprattutto per la prima, si consiglia di utilizzare parole che abbiano un significato positivo, come ad esempio “Benedico…(qui il nome della persona)”, come si trattasse di una sorta di preghiera.
Molti riti riti prevedono l’utilizzo di formule magiche di apertura standard e sempre uguali, parole che invocano un aiuto per la riuscita del rito che sta per compiersi. Molto usate per i rituali d’amore sono parole come: “Caldo cuore e caldo seme. Fa che siamo sempre insieme.” Non tutti si servono di queste formule per effettuare un rituale e c’è chi preferisce recitare parole spontanee, improvvisate sul momento stesso, purché cariche di significato e particolarmente ispirate.
Anche la chiusura di un rituale prevede formule magiche standard, una delle più note è “Così sia”, che sigla la fine del rito.