Il castello di Moncalieri e i suoi fantasmi

Il castello di Moncalieri, il fantasma della nutrice, l’uomo decapitato, l’amante assassinata e il cavaliere misterioso

Una piccola cittadina in provincia di Torino, un borgo storico risalente al lontano 1200 ed un castello come punto di riferimento. Stiamo parlando di Moncalieri, un paese che lungo il corso dei secoli ha subito notevoli cambiamenti, così come per i popoli che ci hanno vissuto. Dai Templari fino ai Savoia, passando per il principe tedesco Bernardo, sono tante le influenze subite dalla città ma c’è una cosa su cui tutti sono d’accordo : il castello di Moncalieri è infestato. All’interno delle sue mura sono nate storie e leggende, tanto da farlo diventare Patrimonio dell’Unesco nel 1997.

Il castello di Moncalieri, struttura architettonica e forma

Assolutamente bello da vedere sia dentro che fuori le mura, noterete subito la sua particolare forma, il castello di Moncalieri infatti si sviluppa a ferro di cavallo. Nella parte interna ci sono stanze, camere reali, salotti eleganti e grandi giardini. Nella parte esterna invece, il castello si affaccia su un piccolo giardino che veniva curato e lavorato dalla servitù, oggi è diventata la Caserma dei Carabinieri di Moncalieri. Il castello si sviluppa su cinque piani di pareti e contrafforti, possiede quattro grandi torri di controllo (nei lati del castello) e delle antiche scuderie.

Castello di Moncalieri: leggende, miti, superstizioni e fantasmi

Di leggende sul castello di Moncalieri ce n’è più di una. Al giorno d’oggi si dice ancora che di notte si possano udire grida e lamenti se vi trovate nei pressi del castello. Si pensa addirittura che sia il più infestato d’Italia dato che si registrano numerose morti all’interno del castello, nel corso dei secoli. Di conseguenza, dopo morti atroci o brutali si può manifestare la presenza dello spirito di colui che ha subito le torture. Si racconta che ormai da secoli gli spiriti si aggirino all’interno delle stanze del castello, come quello di un frate che fu murato vivo e lasciato lì per sempre, fra il cemento. Insieme a lui, nel cortile del castello si aggira anche lo spirito di un bambino e della nutrice. Il bambino sarebbe morto schiacciato da una carrozza mentre la sua nutrice, sempre più tormentata dal rimorso di non averlo accudito nel modo giusto, decide di togliersi anche lei la vita. Questa povera anima in pena gira ancora per il castello alla ricerca del bambino, lasciando dietro di sé una scia di rose e gigli. Un’altra anima che vaga per il castello è quella di un uomo accusato di alto tradimento e venne decapitato proprio nel cortile del castello, ancora oggi si possono udire le strazianti urla dell’uomo, costretto a chinarsi di fronte alla ghigliottina.

La leggenda del cavaliere misterioso

Tra tutte queste leggende, c’è pero una diventata particolarmente famosa : quella del cavaliere misterioso.
Tutto cominciò quando questo cavaliere incontro una bellissima ragazza che abitava nel villaggio davanti al castello di Moncalieri. Lei era stata promessa sposa al figlio giovane di un maniero e la sua famiglia doveva assolutamente mantenere la parola data. La ragazza però si innamorò del cavaliere, per lui fu lo stesso, e cominciarono a vedersi di notte o comunque di nascosto. Ad un certo punto però il conte lo venne a scoprire e andò su tutte le furie. Con l’inganno riuscì a far salire la fanciulla fino all’ultimo piano del castello e una volta arrivata di fronte a lui, la buttò giù senza alcuna pietà, freddo e spietato. In seguito il cavaliere partì per la Guerra Santa e non fece mai più ritorno. Le urla della ragazza mentre cadeva si possono udire sia dall’interno del castello e sia nel giardino, e inoltre si possono sentire i passi dell’armatura del Cavaliere che vaga nel castello in cerca della ragazza. Questo perché una volta che si venne a sapere che il cavaliere era morto in guerra, il suo corpo fu riportato a Moncalieri e seppellito di fronte al castello. Se non ci credete, fra il castello di Moncalieri ed il villaggio sono stati ritrovati dei resti umani a fondo nel terreno.

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